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Uscita didattica a Catania per visitare la mostra di Toulouse Lautrec e visione del docufilm Hitler contro Picasso e gli altri

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In un mattino nuvoloso del 10 di aprile, un gruppo di 70 studenti del liceo linguistico dell’IISS E. Medi di Randazzo, insieme a 5 dei loro docenti (Prof. Bruno A. Curreri R., Mangano R. Murabito M.G. e Santoro G.) si sono recati a Catania al palazzo della cultura per visitare la mostra di Toulouse Lautrec, per poi trasferirsi nel primo pomeriggio al cinema The Space di Belpasso ad assistere alla proiezione del docu-film Hitler contro Picasso e gli altri. La mostra del piccolo grande pittore francese è stata un vero e proprio viaggio nella Parigi degli anni della Belle Epoque, una città e dei personaggi che vivevano continue contraddizioni tra l’antico e il moderno, tra i veti imposti dalla società e dalla nobiltà e la libertà di fare delle scelte scomode, come quella di narrare attraverso la pittura le contraddizioni di un’epoca, di una società, di una città. Lautrec fu un pittore che, nonostante i suoi problemi di salute e la sua relazione conflittuale col padre, riuscì a perseguire i suoi sogni e a esprimere con la sua arte la propria visione del mondo. La traiettoria artistica e di vita dell’artista francese rappresenta un esempio di riscatto dalla malattia, di persona viva, ricca di interessi che svariano dalla pittura, all’illustrazione di libri, passando per la litografia e il teatro. È stato, inoltre, un narratore autentico di storie, all’interno delle quali trovavano posto tutti i membri della società parigina dai più marginati come le prostitute o gli ultimi, agli ipocriti borghesi che criticavano le sfarzosi feste dei bordelli parigini per poi prendervene parte allegramente. Incarna, inoltre, un esempio di riscatto dalla malattia e di diversità intesa come risorsa e non come limite o elemento discriminatorio.

La visione del docufilm Hitler contro Picasso e gli altri ha permesso a studenti e insegnanti di avere una visione diversa della storia del terzo Reich. Attraverso una serie intrigante di storie di mercanti d’arte e di veri e propri capolavori nascosti dal regime tedesco, gli spettatori vengono accompagnati in un viaggio alla scoperta di capolavori dell’arte classica e moderna, che il regime tedesco aveva sequestrato in molti casi a mercanti d’arte di origine ebrea per farli poi scomparire, nascondendoli in cunicoli segreti per non farli ritrovare agli alleati. Dal docufilm si evince da un lato il potere dell’arte come strumento di manipolazione dell’informazione e delle coscienze delle masse, dall’altro come mezzo di denuncia sociale, di riscatto e in alcuni casi di possibilità di salvare la propria vita.

L’uscita è stata un’opportunità per gli studenti di approfondire la conoscenza di alcuni aspetti della storia dell’arte, di avere una visione alternativa della storia e di leggere, vedere documenti autentici e originali in lingua francese. Inoltre è stata un’occasione per condividere esperienze, idee, emozioni e sentimenti, in una giornata all’insegna del rispetto delle diversità, dell’interdisciplinarietà e l’interculturalità.

 

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